Il progetto Liberamente

Luoghi Identitari: Bellezze ed Emozioni con i RAcconti e le MEmorie Nascosti nei TErritori.

Avviso pubblico: “Attività integrate per l’empowerment, la formazione professionale, la certificazione delle competenze, l’accompagnamento al lavoro, la promozione di nuova imprenditorialità, la mobilità transnazionale negli ambiti della Green & Blue Economy

L’obiettivo generale del progetto è la formazione di figure professionali in grado di promuovere in modo innovativo le ricchezze ambientali, culturali e identitarie della Sardegna attraverso la predisposizione di metodi, tecniche e prodotti, anche multimediali, che possano costituire esperienze di visite virtuali in nuovi percorsi turistici. In coerenza con la strategia di specializzazione intelligente (S3) e la strategia Europa 2020

La Sardegna ospita un patrimonio storico–culturale e ambientale unico nel suo genere sia nel panorama nazionale, sia in quello euro-mediterraneo, costituito da un vasto e articolato sistema di territori che sono stati interessati e plasmati dalla presenza delle colonie penali agricole.

Queste strutture sono dislocate sia in prossimità di litorali e poli culturali turisticamente sviluppati, ma caratterizzati da alta stagionalità (come Alghero, Cagliari, Villasimius, Porto Torres, Stintino) e sia in territori ancora relativamente marginali rispetto ai principali flussi turistici a carattere naturalistico-culturale (come Arbus, Fluminimaggiore, Bitti, Isili).

Le colonie penali in attività e quelle dismesse hanno in larga parte protetto i territori da infrastrutturazioni improprie, disboscamenti eccessivi, incendi, inquinamento, bracconaggio e urbanizzazione, producendo agroecosistemi di grande valore paesaggistico e storico-identitario.

Strutture dismesse:

  • Asinara
  • Castiadas
  • Cagliari San Bartolomeo
  • Tramariglio
  • Cuguttu

Strutture ancora in attività

  • Is Arenas
  • Isili
  • Mamone

La conservazione di questo patrimonio ne ha favorito l’inclusione in alcune delle aree protette più ricche di biodiversità in ambito regionale, quali il Parco Nazionale dell’Asinara e i Parchi Naturali Regionali di Molentargius-Saline, Porto Conte e Tepilora.

Importanti potenzialità di sviluppo sono connesse alla diversificazione e destagionalizzazione dei poli turistici consolidati e alla promozione integrata delle risorse ambientali, storico-culturali e agricole dei territori marginali.

Il sistema di colonie e di ex-colonie penali agricole custodisce memorie storiche e identità locali con significativi risvolti etico-culturali e didattico-educativi legati ai temi dei diritti, della giustizia, del lavoro, della inclusione sociale.

I percorsi proposti saranno caratterizzati da un particolare tematismo: la conoscenza delle storie di vita e di lavoro di coloro che hanno vissuto nelle colonie penali agricole in Sardegna. 

Inoltre è prevista la formazione di nuovi imprenditori che sappiano proporre e gestire servizi turistici (punti di ristoro, servizi di accompagnamento, di produzione e commercializzazione di prodotti locali, strutture ricettive extralberghiere, ecc.), essi dovranno infatti costituire una nuova imprenditorialità giovanile e femminile che arricchisca il tessuto economico locale.

I risultati attesi dal progetto sono quindi costituiti dalla realizzazione di una rete di soggetti pubblici e privati che cooperino con l’agenzia formativa e i partner del Raggruppamento Strategico per la progettazione, sperimentazione e realizzazione di buone prassi di inserimento occupazionale di giovani e donne nel lavoro dipendente ed autonomo.

E nel contempo indirizzino lo sviluppo socio-economico del proprio territorio verso professioni innovative e verso attività economiche che si prendano cura dell’ambiente e del patrimonio storico, antropologico e culturale che lo caratterizza.

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