Sabato 7 ottobre 2017 si è svolto presso la Colonia Penale di Isili il secondo evento di “Colonie Aperte”, programmato con l’amministrazione penitenziaria nell’ambito del progetto Liberamente, finanziato dall’Assessorato Regionale del Lavoro e Formazione Professionale a valere del POR 2014-2020, nella linea A1 dell’Avviso per le attività integrate negli ambiti della Green & Blue Economy e gestito in RTS dal Capofila IFOLD, Confocooperative Sardegna, Poliste e Byfarm in delega terzi.

La Direttrice Regionale dell’IFOLD, Annamaria Fusco, ha introdotto i lavori ed ha esposto sinteticamente l’obiettivo generale del progetto: formare figure professionali in grado di valorizzare e promuovere in modo innovativo le ricchezze ambientali, culturali e identitarie della Sardegna, in particolare quelle legate al sistema territoriale delle ex colonie penali agricole (oggi parchi nazionali come Asinara o regionali come Porto Conte e Molentargius) e delle colonie penali ancora attive (come Isili, Mamone ed Is Arenas). Saranno inoltre restituite alla memoria collettiva le storie di coloro che hanno bonificato quei luoghi, li hanno resi abitabili e produttivi, protetti da urbanizzazioni improprie, disboscamenti, incendi. Le storie dei condannati, quelle delle guardie carcerarie e dei direttori illuminati, raccontate nel lavoro di Vittorio Gazale e nelle canzoni di Piero Marras, appena pubblicate da Carlo Delfino e presentate nel corso dell’evento, costituiscono anche la trama dei video immersivi, realizzati con la tecnologia del video 360° dalla società Byfarm. Nell’evento infatti sono stati presentati in anteprima i video ambientati a Castiadas ed Is Arenas. Grazie alle potenzialità del web i video potranno quindi costituire un elemento di attrazione per quei turisti digitali che ricercano sui Social itinerari di visita, anche virtuali, ma che aiutino a comprendere gli usi, i costumi, la cultura di quei luoghi che poi diventeranno la meta del proprio viaggio.

Durante il suo intervento, la Direttrice ha evidenziato come grazie al progetto Liberamente si creeranno sia nuove imprese che imprenditori in grado di proporre servizi turistici, come punti di ristoro che utilizzino i prodotti del territorio, servizi di accompagnamento e strutture ricettive a basso impatto ambientale, attività sportive eco-compatibili. Verranno inoltre potenziate le imprese e le cooperative già esistenti nelle aree territoriali coinvolte nel progetto, orientandole verso l’utilizzo dei nuovi media per farsi conoscere e promuovere le proprie attività. A supporto del progetto, infatti, è stato creato un vasto ed importate partenariato di rete territoriale che annovera oltre all’Amministrazione Penitenziaria, tutti i Parchi costituiti sui territori delle ex Colonie e tutti i comuni sia delle aree parco che delle colonie penali attive e un numero consistente di società e cooperative che operano in quei territori. È stata inoltre rilevata la forte valenza di recupero e inclusione sociale del progetto Liberamente che prevede il coinvolgimento nei percorsi formativi anche dei detenuti che hanno un ‘idea d’impresa da sostenere e valorizzare.

La parola è quindi passata ai “padroni di casa”, a partire dal Provveditore Regionale, Maurizio Veneziano, che ha sottoscritto con IFOLD l’accordo di partenariato di rete. Una collaborazione nata da un’indicazione programmatica del Ministro della Giustizia unitamente ad una visione strategica che colloca la colonia penale al centro del sistema penitenziario italiano e che mira a trasformarla in una sorta aziende agricola con vocazione di tipo turistico-rurale per valorizzarne il patrimonio culturale, storico e paesaggistico. Ha preso successivamente la parola il Direttore della Colonia Penale di Isili, Marco Porcu che ha posto l’accento sulla realtà locale che affonda le sue radici all’indomani dell’unità d’Italia e che negli ultimi due anni ha ricevuto impulsi importanti anche a livello politico migliorando le produzioni, recuperando compendi edilizi e sottoscrivendo un accordo con il Comune di Isili per lo sviluppo del piano di sviluppo forestale. Il Sindaco di Isili, Luca Pilia è quindi intervenuto ricordando gli impegni della Giunta nella valorizzazione del proprio territorio, anche in sinergia con la direzione della Colonia Penale.

In rappresentanza della Regione Sardegna hanno preso la parola la dott.ssa Virginia Mura, Assessore del Lavoro e Formazione Professionale, sotto la cui egida il programma Liberamente è stato finanziato nell’ambito delle misure previste per lo sviluppo della Green & Blue Economy, ed il Direttore del Centro Regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu. L’assessora ha rilevato il forte impatto sociale del progetto che “mette al centro le persone, le comunità e contesti territoriali spesso lasciati ai margini, per valorizzarne le potenzialità produttive e promuovere la creazione di iniziative d’impresa, capaci di includere e di dare un’opportunità di lavoro a chi ha espiato una pena, lanciando un messaggio di speranza di cambiamento”. Nel suo intervento il Direttore del CRP ha pienamente condiviso la premessa che le colonie penali contengano grandi potenzialità per lo sviluppo locale, soprattutto nelle aree di specializzazione su cui il progetto Liberamente ha posto il proprio focus – beni culturali e ambientali, turismo, agrifood ed ICT – ed ha esposto i programmi della Regione Sardegna in relazione allo sviluppo locale programmazione regionale e innovazione sociale.

Prima dell’arrivo del Ministro Andrea Orlando la Direttrice IFOLD ha dato la parola ai partner in RTS: Confcooperative Sardegna e Poliste. Francesco Sanna, Direttore di Confcooperative Nuoro ha raccontato quanto emerso dall’analisi dei fabbisogni da poco conclusa in relazione alla possibilità di creazione d’impresa nelle aree territoriali coinvolte nel progetto, ribadendo il ruolo della cooperazione sociale per attivare uno sviluppo economico e sostenibile. Andrea Lorenti, Amministratore di Poliste, ha posto l’accento sul ruolo centrale della comunicazione, in capo alla società Poliste, che si occuperà di gestire le attività di promozione, comunicazione e diffusione dei risultati attraverso attività di mainstreaming.

Successivamente è intervenuto Vittorio Gazale, Responsabile dell’area Marina del Parco Nazionale dell’Asinara, che ha presentato il lavoro appena pubblicato da Carlo Delfino. Il cofanetto contiene 14 Storie Liberate, frutto di un percorso di 8 anni di lavoro che hanno permesso il recupero, la digitalizzazione e l’archiviazione di atti e documentazioni conservati negli archivi delle carceri. Vittorio Gazale ha spiegato come questa pubblicazione, che costituisce uno degli strumenti didattici del progetto, racconti attraverso 14 canzoni, 7 in lingua sarda e 7 italiana, le atmosfere vissute nelle 8 colonie con gli occhi ora del detenuto, delle guardie carcerarie, del direttore etc. in un vastissimo arco cronologico: dal 1860 ad oggi, permettendo quindi di vedere anche come è cambiata la detenzione nel tempo. Grazie alla maestria di Piero Marras sono stati trasferiti in musica e poesia i sentimenti più diversi: la frustrazione ed il dolore per la perdita della libertà; il desiderio di riscatto; la nostalgia per i luoghi e le persone care; l’impegno per la costruzione di una società più giusta.  Quello che è emerso da questo lavoro, ha sottolineato Gazale “è l’importanza che ha il lavoro per il detenuto e l’importanza che hanno le colonie penali a differenza del carcere chiuso che può rappresentare un modo concreto per dare dignità e un modello di legalità a queste persone attraverso il frutto concreto che sono tutte le professionalizzazioni che vengono fatte all’interno delle colonie”.

Prima di lasciare spazio alle immagini dei due video immersivi realizzati a Castiadas e Is Arenas, Sara Pellerino, referente di Byfarm, ha introdotto questa nuova modalità di rappresentazione e di fruizione del paesaggio a 360° che coniuga le tecnologie immersive con lo storytelling. Una modalità che restituisce al passato una dimensione vivente proiettata nel presente, in cui lo spettatore si sente dentro la storia e che trasforma il video in un strumento di viaggio innovativo che non è più una semplice rappresentazione delle bellezze naturalistiche dei luoghi, ma ne recupera la storia, attraverso il racconto e quindi l’identità con le trasformazioni apportate dall’azione dell’uomo e del tempo. 

Dopo la visione dei due video immersivi la Direttrice dell’IFOLD ha ceduto la parola al ministro della Giustizia Andrea Orlando che ha sottolineato come il progetto Liberamente si inquadri perfettamente nell’indirizzo che ha cercato di dare al sistema penitenziario: un luogo dove si avviano dei processi di riabilitazione, possibili soltanto attraverso l’individualizzazione del trattamento e il lavoro. Orlando ha ribadito la necessità di cominciare a vedere gli istituti di pena non soltanto come i luoghi della paura, della reclusione, ma come luoghi nei quali si possono creare percorsi di risocializzazione e reinserimento dei detenuti. Il lavoro agricolo svolto nelle colonie, la cura del loro territorio e del patrimonio boschivo rappresentano pertanto un’occasione importante per restituire alla pena il senso che le assegna la nostra Costituzione. Ha ricordato le esperienze d’istituti penitenziari che hanno avviato attività di ristorazione aperte al pubblico, istituti in cui si svolgono attività manifatturiere e commerciali, intese come esperienze di un carcere che si apre all’esterno, che sa restituire valore alle comunità. In tale ottica le colonie agricole, una realtà così bella, così intatta, possono allora diventare un’occasione per valorizzare il territorio e promuovere attività di carattere turistico.

Il convegno si è concluso sulle note poetiche di Piero Marras che ha presentato in concerto una selezione di brani tratti da Le Storie Liberate. A seguire il pranzo offerto in uno scenario naturalistico d’eccezione: il bosco di rovere e lecci pluricentenari dove è stato possibile gustare i prodotti della Colonia Penale.